Lascio il Bangladesh dopo nove anni, non perché lo voglia, ma perché il governo non mi ha concesso il rinnovo del mio permesso di soggiorno. Con me dovranno partire altri tre missionari, due sacerdoti italiani e una suora filippina.
I sentimenti contrastanti sono ciò che provo. Da un lato, una profonda tristezza, perché amo questo Paese e voglio continuare a servire la sua gente. Dall'altra, amarezza e rabbia, poiché non ho ricevuto alcuna spiegazione sul perché il governo ha rifiutato.
Sono consapevole che essendo un Paese a maggioranza musulmana, è già tanto, rispetto ad altri Paesi musulmani, che ho potuto essere qui con un visto missionario per tutti questi anni. Tuttavia, so anche che non ho fatto nulla di riprovevole, anzi, ho cercato di servire ognuno di loro senza distinzioni di sorta.
Accetto con fede questa situazione come volontà di Dio e mi metto nelle Sue mani per tutto ciò che deve avvenire.